01 maggio, 2016

Fratricidi



Alle origini fu un fratricidio. Caino uccise Abele. Racconta la Genesi che i sacrifici animali di Abele erano graditi a Dio, a differenza di quelli di Caino che aveva offerto primizie dei campi. Forse il testo biblico attesta la preferenza di YHWH per il sacrificio cruento. Il sangue delle vittime animali si mischiò al sangue di Abele.

I fratelli tebani Eteocle e Polinice si scontrarono in un duello tanto accanito che entrambi morirono.

Alle origini del mondo romano fu un fratricidio. I gemelli Romolo e Remo, dapprima uniti da affetto, diventarono rivali, dopo aver deciso di fondare una nuova città. Remo, favorito dai presagi, schernì il germano, penetrando con un salto nel perimetro che Romolo aveva appena consacrato. Il sacro è anche terribile. La Roma quadrata, nonostante il suo destino glorioso, nacque sotto il segno di un fratricidio, delitto di cui un giorno o l’altro bisognerà pagare il fio.

Questi miti paiono alludere alla dicotomia primigenia, alla lacerante dualità inerente all’essere che, per esistere, si scinde, si strappa. E’ la scissione, la spaventosa caduta nella storia.

Il tempio celeste crolla a contatto con il tempo.

Il regno di Saturno è l’età aurea, ma anche il regno del tempo che divora sé stesso.

E’ fatale che la nube oscura, immensa, che sta per addensarsi sul mondo, proietterà la sua ombra mortale per prima su Roma e sull’Italia...

Nota: l'opera in testa all'articolo è dell'artista californiano Tim Cantor.

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