12 settembre, 2010

Life and lies on Mars

Esistette una civiltà su Marte? Soprattutto due ricercatori in Italia hanno ipotizzato che il Pianeta rosso fu in tempi remoti abitato da esseri antropomorfi: mi riferisco all'ingegner Ennio Piccaluga ed al giornalista Gianni Viola, autori rispettivamente di "Ossimoro Marte" e del libro "La civiltà di Marte".

Gigantesche statue, piramidi, astroporti, edifici turriti (come su Venere?), ponti, collettori… sono strutture artificiali che Piccaluga e Viola riconoscono in immagini realizzate dalle sonde sovietiche e statunitensi. Se, al cospetto di volti, si può pensare a giochi di luci ed ombre o ad illusioni percettive, le piramidi sfidano, con le loro forme geometriche, le resistenze dei più increduli. E' certo che la N.A.S.A. nasconde ed ha nascosto scoperte riguardanti la Luna, Marte e, più in generale, informazioni relative al nostro sistema solare. E' palese che la Sfinge di Cydonia (altrimenti nota come Face on Mars) è un'enorme scultura e non una montagna erosa dagli agenti atmosferici: l'immagine originale è stata sottoposta a pesanti ritocchi ed il viso è diventato un mascherone. Se l'ente "scientifico"-militare statunitense mente in modo spudorato sul fenomeno delle chemtrails, avrà i suoi “buoni” motivi per occultare verità marziane.

Se si accetta che l'astro rosso fu abitato, bisogna chiedersi da chi e quale fu il destino del popolo ivi insediato. Considerando la fisionomia dei volti, si può presumere che i Marziani furono simili ai Terrestri: furono i nostri antenati? La piramide pentagonale di Cydonia è un riferimento a Venere o la prova che gli abitanti di Marte erano antropomorfi, dato che nel pentagono è inscrivibile la figura umana? Che cosa determinò il declino e la scomparsa della civiltà di Marte? Una catastrofe naturale o un conflitto? Qualche indizio pare collegare il corpo celeste al nostro pianeta, specialmente all'Egitto: le piramidi, il nome stesso El Cairo che significa "Marte", forse la Sfinge di Gizah.

Il passato, con le sue magnifiche civiltà, ed il presente, con le avventure spaziali, intrecciano enigmi: è noto che parecchie missioni fallirono, in seguito ad incidenti, errori di calcolo, presunti sabotaggi. Qualcuno non vuole che le esplorazioni scoprano tracce di vita intelligente, non di batteri.

Intanto l'acqua è stata trovata e le varie missioni hanno consentito di appurare che l'atmosfera del pianeta, benché assai rarefatta, non è molto diversa da quella di Gaia. Ormai si conoscono l’orografia con dorsali, tavolati e vulcani, i letti di fiumi prosciugati (i celebri canali di Schiaparelli), i fondali oceanici anch’essi in secca, le calotte ghiacciate dei poli… : mentre la planetologia ha acquisito molti dati certi, l’esobiologia e l’esoarcheologia stentano a documentare ed a suffragare le loro ipotesi, a causa soprattutto dell’ostracismo perpetrato dalla scienza accademica.

Lo studio dei miti e della storia antica ci offre utili indizi: le somiglianze tra l’architettura mesopotamica e la presunta ziqqurat di Marte paiono dare ragione a quegli autori che individuano delle radici esterne nelle civiltà che sbocciarono alla fine del Neolitico. Se gli abitanti di Marte avevano conseguito uno sviluppo tecnologico, poterono abbandonare il corpo celeste per approdare sulla Terra.

Pare che i Greci conoscessero i satelliti di Marte: sono forse evocati da Omero in Iliade XV e da Virgilio in Georgiche III. Il poeta di Andes scrive: “Martis equi biiuges et magni currus Achilli", ossia "I cavalli appaiati di Marte ed il carro del magnanimo Achille". “I pianeti sono dei”, si suole ripetere: gli scudieri e demoni di Marte, Deimos e Phobos, sono dunque i satelliti?

Alcuni obiettano: perché mai i Marziani avrebbero edificato monumenti che si possono vedere solo dall’alto? Certo, che se ragioniamo solo in termini pragmatici, secondo i pregiudizi dell’uomo contemporaneo, non comprenderemo mai perché un popolo decida di erigere costruzioni imponenti e che competono con il tempo. Forse le piramidi della Terra, i siti megalitici sorti un po’ in tutto il mondo, le linee di Nazca rispondono a mere esigenze pratiche? Tralasciamo i loro valori simbolici, quei manufatti sono testimonianze di genti aduse a confrontarsi con il fenomeno della precessione, con la meccanica celeste, con misteriose energie, con dimensioni invisibili.

Pare dunque che la cultura marziana fosse di tipo megalitico e pure un po’ megalomane: ciclopici edifici (non si adduca il motivo della pareidolia) sono le vestigia di un mondo oggi in rovina, ma un tempo grandioso.

Che la N.A.S.A., l’E.S.A., gli astronomi ortodossi continuino a negare l’evidenza è una prova che l’evidenza esiste. Le vere domande che ci poniamo dunque non riguardano solo il passato di Marte, ma pure un possibile legato etnico, genetico, culturale, un’eredità che, nel bene e nel male, continua a giocare il suo ruolo, benché in modo pressoché inavvertito, tra noi, uomini del XXI secolo.

Le prossime rivelazioni su Marte potrebbero essere mortali.



APOCALISSI ALIENE: il libro

28 commenti:

  1. Grazie Zret,
    tornando al volto di Cydonia, gli "scienziati" della NASA hanno sempre detto che fosse una montagna erosa in modo particolare, perchè, spiegavano, se la si guarda dal basso non è più riconoscibile!
    Anche qui sulla Terra ci sono le linee di Nazca e non bisogna sforzarsi molto per notare che anche queste se osservate dal basso, praticamente sono invisibili...
    Ma a chi voglio darla a bere gli "scienziati"?

    Comunque, grazie per le informazioni e a presto!

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  2. Tochtli, nel libro che ho menzionato di Gianni Viola, testo un po' noioso, ma valido, è spiegato quali sotterfugi usò la N.A.S.A. per trasformare la Sfinge di Marte in un ammasso roccioso. La tua osservazione è corretta: le forme dipendono dal punto di osservazione e poi la N.A.S.A. ha la stessa credibilità di Paolo Attivissimo, ossia non ne ha per niente.

    Ciao e grazie a Te.

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  3. Una mail della Nasa del 9 settembre u.s. ai sottoscrittori così recita:

    'NASA Data Shed New Light About Water and Volcanoes on Mars'

    La notizia si riferisce al recente (!) rinvenimento di acqua sul Pianeta rosso.
    Insomma l'ente spaziale americano lascia filtrare un pò alla volta notizie di cui avevamo contezza da venti o trenta anni almeno.

    Questa è la tempestività delle informazioni ufficiali: sono arrivati ad affermare che Marte non è un pianeta completamente arido!
    Di questo passo, forse nel giro di centomila anni, la NASA arriverà a diramare la notizia che colà viveva un tempo della gente simile a noi.

    Ma, in base al linguaggio 'politically correct' che i disnformatori sono abituati ad usare, scommetto che la civiltà marziana sarebbe per loro vecchia di 'molti milioni di anni'.
    Chissà per quale motivo la tendenza dei seminatori di menzogne è stata sempre quella di dilatare a dismisura il tempo e pertanto, secondo loro, sempre si viaggia su scale di decine o centinaia di milioni o addirittura di miliardi di anni.

    Mai che per le ere geologiche e i problemi connessi si ipotizzi una antichità assai minore e ad es. si ragioni sul metro delle decine di millenni o al massimo delle centinaia di migliaia di anni, cosa che appare ben più logica.

    In base al mio ragionamento - e non solo mio, ci mancherebbe - e poste simile premesse, ne discende che la civiltà di Marte potrebbe essere non più vecchia di alcune decine di migliaia di anni e che la sua fine avrebbe anche potuto corrispondere con buona approssimazione alla catastrofe che inghiottì l'Atlantide.

    Quanto alle cause, concordo con chi affermato che la distruzione di Marte abbia coinciso con una guerra interplanetaria che vide l'esplosione del pianeta interposto fra il Pianeta rosso e Giove, corpo celeste dalla cui frantumazione ebbe origine la fascia degli asteroidi.

    Il fatto che la forma dei monumenti marziani si riconosca perfettamente solo dall'alto indica l'uso da parte di quegli umani o umanoidi di vascelli celesti, di aeronavi che consentiva loro di ammirare continuamente i manufatti proprio dall'alto. Grazie all'uso di codesti 'vimana' venne poi reso possibile il trasbordo di un buon numero di superstiti sulla Terra.

    Questo evento diede poi la stura allo sviluppo delle civiltà mesopotamica, egizia, centro-americana e forse di altre,
    Prova ne sia la parentela di certe iconografie prodotte da simili civiltà con quella della 'sfinge marziana', parentela minuziosamente indagata da un volume di studiosi americani che al momento non ho sotto mano.

    Ma il discorso potrebbe andare avanti e non intendo annoiare oltre.

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  4. Paolo, la tua glossa è molto succulenta e la condivido.

    In verità, mille altri aspetti su Marte si potrebbero lumeggiare: il motivo per cui la regione Cydonia fu chiamata così (c'entra a mio parere la fenicia Sidone), il phi sul pianeta, le correlazioni geometriche, la possibilità che Marte sia ancora abitato nel sottosuolo etc., ma vediamo se altri lettori porteranno contributi.

    Ciao e grazie.

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  5. Sono in piena sintonia con Paolo, e non solo, sono convinto che Marte sia ancora abitato da vita umanoide, così come lo è la Luna.

    E' vero Zret, abbiamo quel "legame etnico, genetico, culturale, un’eredità che, nel bene e nel male" solo che alcuni già lo avvertono, e non so fino a quando si potrà tener nascosta questa evidenza del nostro passato remoto.

    Stanno cadendo tutti i muri, la verità sarà così evidente che porterà alla fine di tutte le religioni confezionate dall'uomo per renderlo schiavo e servitore di quegli dei che ci hanno fatti a loro immagine e somiglianza, privandoci (volutamente) di una vita più duratura; di quell'albero non ci è stato possibile mangiarne i frutti, solo la conoscenza ed il sapere ci è stato dato...

    wlady

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  6. Ciao. Non sono molto afferrata su Marte.. dico solo che vi sono molte costruzioni, disegni scritti che con la scienza e storia ufficiale non si posson spiegare: La Sfinge, Le Tre Piramidi in Egitto, Gli Anasasi, I Maya ecc ecc. Saluti

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  7. Cari amici del blog, le menzogne della scienza ufficiale derivano dalla volontà di pochi a mantenerci nell'ignoranza per poter usufruire del segreto di un antico passato, irrecuperabile però da gente empia. Tracce di civiltà grandiose ve ne sono sul nostro pianeta, poche rispetto a quanto dovuto. Una curva temporale ci ha impedito di vedere le vestigia non del tutto in rovina di mondi lontani, titanici, progrediti; la stessa curva temporale non ci ha permesso di raccogliere l'eredità stellare che ci spettava. Marte e Atlantide sono civiltà gemelle ma separate dalla nascita. Nel momento in cui la grande isola in mezzo all'oceano tracimò su di un piano diverso, lo stesso destino occorse al popolo del rosso pianeta. In una tabe cosmica senza precedenti, due imperi portentosi andarono incontro ad un destino comune: l'esilio.
    È giunto il tempo del grande ritorno.

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  8. Non appena in una trasmissione RAI assai dozzinale è stato accennato alle strutture artificiali di Marte, mute di disinformatori rabidi hanno cominciato a ringhiare. Perché, se sono solo fandonie?

    Sì, Wlady, anch'io sono in sintonia con Paolo. Alcuni muri stanno cadendo, ma il problema è che rischiano di crollare pure i soffitti e le volte.

    Angelo, avevo letto l'articolo in cui scrivevi che Atlantide si era inabissata in un'altra dimensione. D'altronde gli Atlantidei erano in grado di manipolare lo spazio-tempo.

    Gli "dei" esuli stanno tornando: se ne intravedono gli oscuri profili...

    Sissi, ho letto che anche un'altra popolazione americana oltre agli Anasazi, sparì nel nulla.

    Ciao a tutti e grazie.

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  9. Il libro cui accennavo nel precedente commento si intitola:

    'The Cydonia Codex- Reflections from Mars'
    e gli autori sono George Haas e William Saunders

    Mi chiedo come tali studiosi siano riusciti a cogliere così tante analogie fra la Sfinge di Cydonia e l'iconografia delle civiltà terrestri cui accennava la discussione.

    Mi trovo anch'io d'accordo con te e con Wlady circa la sopravvivenza di umanoidi su Marte.
    Ma in ogni caso si tratterebbe di una sopravvivenza spettrale, fantomatica in un contesto che porta tuttora su di sè i segni di una immane catastrofe e di un'antica maledizione, la quale forse attende ancora gli esorcismi e le purificazioni adeguate.

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  10. Ahinoi, Paolo, il libro che hai urbanamente segnalato non sarà mai tradotto in italiano. Le librerie di Ausonia straripano dei libracci scritti da Vespa.

    Cercherò degli estratti del testo su Marte.

    Le guerre trascinano dietro di sé strascichi funerei.

    Ciao e grazie.

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  11. http://thecydoniainstitute.com/The-Martian-Codex:-More-Reflections-from-Mars.php

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  12. Ah, grazie Zret! Il libro che hai segnalato è il seguito di quello che io avevo citato.Ero rimasto indietro.
    Questi due esimi autori ne hanno scritti due e non uno solo, come credevo.

    Trattasi di letture colte. Ci vuole un pò di pazienza per affrontare le loro argomentazioni... Ma le loro scoperte hanno dell'incredibile.

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  13. Grazie a te, Paolo, per i dotti contributi e per le preziose segnalazioni.

    Buona giornata.

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  14. i nazisti della nasa possono dire tutte le cazzate che vogliono solo gli stolti possono ancora andare dietro i loro inganni,purtroppo questi enti dispongono di elevate quantita di risorse,per non parlare dei governi di traditori che li sostengono,essi sapevano la verità da prima della creazione della nasa,anzi io penso che questi enti oltre a disinformare,siano stati creati apposta per occultare prove di altre civiltà nei pianeti vicini e anche come centro per operazioni occulte mascherate da ente scientifico.detto questo i pianeti vicini come la luna marte ecc.sono pieni di resti di altre civiltà aliene,che oggi vivono nei sottosuoli degli stessi pianeti,so che su marte vivono più razze aliene sia benevoli che malevoli,in passato credo ci siano stati degli scontri tra civiltà diverse,penso tra fazioni anche interne,tra cui gli annunaki,che credo fortemente siano i cosiddetti nordici orange, cioè dai capelli rossi e la testa allungata ,gli occhi allungati con pupille rosse tipo rettille.La mia ipotesi è che in quel periodo ci siano state delle lotte fra le fazioni di alieni-entità benecvoli con basi ad atlantide e questi invasori della fratellanza oscura,cè chi parla di guerre tra siriani e plaiediani,molto prima della civiltà umana,forse sono successi tutti questi fatti insieme,ma allora come oggi si infiltrarono ad atlantide creando guerre e divisioni e infine la catastrofe,che però penso sia avvenuta in tempi diversi dalla caduta delle civiltà aliene nei pianeti vicini,fatto sta che ancora oggi siamo nella stessa situazione ma con una umanità stupidita e per la maggioranza inferiore agli abitanti di quel tempo

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  15. Roberto, interverrò quanto prima.

    Ciao!

    White Wolf, lo scenario da te descritto mi sembra credibile e, in alcuni articoli, lo ho adombrato (ad esempio, in Guerre interdimensionali). Le cronologie devono essere individuate e precisate, ma il quadro grosso modo è quello.

    La N.A.S.A. un ente nazista? Sì, in senso letterale ed anche satanista.

    Ciao e grazie.

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  16. Salve! Tempo fà mi è capitato di leggere un articolo Sul Manoscritto Voynich (ho seguito pure una trasmissione tv che ne parlava).. Voi che ne pensate?

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  17. Sissi, è stato recentemente pubblicato un saggio sul manoscritto Voynich che, però, non ho letto. Trovi dei cenni all'interno dell'articolo dell'ufologo Scott Morales, ricerca che tradussi tempo fa. La rivista X Times ha dedicato uno studio al manoscritto, riportando le varie ipotesi sull'origine e le traduzioni.

    Ciao e grazie.

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  18. "Ancora segni enigmatici: il famigerato manoscritto Voynich costituisce un perfetto esempio di documenti codificati ideati per essere compresi solo dalle persone giuste e per il dispiacere di crittografi. Il manoscritto fu originariamente di proprietà di Roger Bacon, il frate francescano medievale, poi finì nelle mani di tanti occultisti del Rinascimento, come il famigerato dottor John Dee. Il Vaticano finalmente entrò in possesso del manoscritto: alcune delle sue migliori menti hanno tentato di scoprire i misteri codificati nel manoscritto illustrato. Circa ottanta anni fa, un antiquario statunitense, Wilfrid Voynich, acquistò il bizzarro testo che ora porta il suo nome. La conoscenza del manoscritto si diffuse tra le menti più dotte del tempo: alcuni ritenegono che le sue illustrazioni raffigurino la flora di un altro mondo, altri pensano a grafici di costellazioni come apparivano migliaia - o milioni - di anni fa. Dopo la Seconda guerra mondiale, uno studioso affermò di aver decifrato una parte del manoscritto e di aver ottenuto le istruzioni per un metodo contraccettivo valido. Il manoscritto Voynich potrebbe essere la base per il grimorio maledetto di H.P. Lovecraft, il Necronomicon".

    Errata corrige: Corrales

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  19. la penso come te sul fatto che sia uno scritto che solo pochi eletti lo possano decifrare. Ho letto Fenix a riguardo (ho seguito il Direttore Forgione ancora dai tempi di Hera)..da decifrare solo da pochi anche la chiesetta in Scozia..

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  20. La chiesa di Rosslyn è un altro enigma legato ai Templari ed all'America.

    Ciao

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  21. Come saprai molti vanno col dire che vi siano colonie superstiti sul suolo marziano, ma l'unica prova decente a parere mio è che il pianeta veniva chiamato Tiamat da i Sumeri, nonché sposo di Apsu che generarono la stirpe divina. Apsu era dea delle acque sotterranee da qui nasce la mia personale congettura sul sottosuolo marziano...
    Le acque al suo interno potrebbero essere a temperatura adatte per la vita al contrario della superficie a dir poco fredda.
    Il culto di questa Dea era la città di Eridu la più antica del regno Sumero, dove si narri fosse stata costruita la torre di Babele..
    Secondo Zecharia Sitchin, Enki era figlio di Anu re di Nibiru...
    Strane tutte queste coincidenze, Babilonia fa da sfondo a divinità i quali scopi erano i soliti di ottenere ancora più potere di quello che possedevano.
    Ma a volte non riesco a capire se lo scenario di alcuni miti siano ambientati sulla terra o dove....

    ciao

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  22. Non avete ancora visto le foreste di Marte? Consiglio a tutti di dare un'occhiata

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  23. @Fenice:
    Alcune precisazioni, Marte era chiamato Lahmu dai Sumeri, e l'antica Terra era chiamata Tiamat, prima di essere distrutta da Marduk (Nibiru), che la scaraventò squarciandola dove oggi dimora, e l'altra metà (la fossa che comprende l'oceano pacifico) è andata a far parte del braccialetto martellato (fascia degli asteroidi tra Marte e Giove

    Apsû (anche Abzu) sono le acque che Tiamat conteneva al suo interno che hanno formato gli oceani su tutto il globo, Apsu era anche il nome del nostro astro (il sole).

    Tiamat, aveva in origine dodici satelliti, con a capo Kingu, solo undici dei satelliti sono stati scaraventati dall'impatto con Nibiru e sono andati a far parte (con l'altra metà della terra) della fascia degli asteroidi, il dodicesimo (Kingu) è diventata la nostra luna.

    Questo è quello che si evince dalle scritture cuneiformi Sumeriche.
    Metto qui a disposizione tre link molto esaustivi, non privi di interesse, sia scientifico che storico, anche se una delle fonti (Kazzenger) potrebbe invalidarle, ma comunque sempre molto interessanti.

    Buona visione, wlady


    http://www.youtube.com/watch?v=56NZz7XcTMo

    http://www.youtube.com/watch?v=3_qEKuDpDb8&feature=related

    http://www.youtube.com/watch?v=n9Ni5dL3ahQ&feature=related

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  24. Grazie Corrado, Fenice e Wlady dei contributi.

    A presto!

    RispondiElimina
  25. Se si vuole dar credito alle teorie di Velikovskij, piuttosto che una battaglia interplanetaria avvenuta in tempi antichi, sarebbe stato un grande corpo celeste ad entrare nel nostro sistema solare e perturbare le orbite dei pianeti provocando quelle che vennero descritte nelle varie mitologie come le guerre tra gli dei. Se infatti, come ricorda Zret, "i pianeti sono dei", allora e' possibile che questo intruso cosmico si sia scontrato con Giove/Zeus il quale, grazie alla sua massa imponente, ne uscí vittorioso frantumando in parte il corpo estraneo i cui frammenti crearono la fascia degli asteroidi. Da questo impatto ad altissima velocità una parte della massa incandescente di Giove si staccó fondendosi con quanto rimaneva del planetoide dando vita a Venere che, proseguendo nella sua corsa, andó a perturbare il pianeta azzurro causando le
    bibliche piaghe d'Egitto - una analogia in tal senso la troviamo nella mitologia greca dove viene descritto come Venere venga generata dalla fronte di Zeus. I marziani, che forse stavano già colonizzando la terra prima di questo evento catastrofico (gli antichi testi indiani ci tramandano la sconfitta, dopo una guerra atomica nei cieli, di una razza nera ad opera di ariani bianchi), probabilmente si sono trovati bloccati sulla terra mentre il passaggio ravvicinato del planetoide di cui sopra potrebbe aver causato il collasso dell'atmosfera del pianeta rosso. Ora, se consideriamo quanto ipotizzato sopra verosimile, e' altresì probabile che i marziani rimasti sulla Terra abbiano dato vita al popolo dei Fenici, i quali hanno lasciato tracce della loro perizia nautica in tutti gli angoli della Terra e che si sarebbero infine stanziati nelle isole britanniche. Pertanto, come e' stato ipotizzato da alcuni autori, tutta la grande architettura piramidale non sarebbe da attribuire agli ex abitanti di Marte quanto forse al popolo serpente, gli Shemsu Hor degli antichi testi egizi - la cui origine rimane tuttavia ignota. Tale stirpe, pur essendo quasi certamente di origine extraterrestre - i loro crani erano allungati (come nell'iconografia dei primi faraoni) dando sembianze serpentiformi ai volti dalla pelle tirata -, doveva essere benevola in quanto avrebbe principiato la civiltà dal nulla in Egitto, America centrale e Mesopotamia. Ovviamente tutte ciò che ho scritto può sembrare puramente speculativo (quando non folle) ed in parte lo e', in quanto ben poco può essere provato: parzialmente le teorie di Velikovszkij, grazie alle misurazioni di atmosfera e temperatura di Venere (dopo che vennero effettuate Einstein si scusó con 'l'amico' per non averlo supportato), il ritrovamento dei crani sicuramente non umani dei fondatori della civiltà egizia. E' altresi' evidente che, se è già alquanto arduo verificare la storicità di questi eventi, risulta pressochè impossibile stabilire una cronologia.

    Ciao e grazie.

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  26. Un addendum molto istruttivo, Rocco. Le teorie di Velikovskij sono oggi considerate piuttosto credibili, anche se riesce assai arduo stabilire delle cronologie circa questi eventi cosmici, essendo passato tanto tempo.

    Alcuni studiosi suppongono che gli Shemsu Hor provenissero da Atlantide, altri da Sirio. E' possibile che i Fenici siano i discendenti degli abitanti di Marte, benché molti autori li considerino una gente di origine sumerica: anche il loro nome significa Rossi e non c'entra la porpora, ma anche gli Etruschi/Rasenna erano i Rossi e molti altri popoli.

    Ora, mi chiedo se la guerra tra "dei" continui anche oggi e se le scie non siano un'arma. E' un bel groviglio di quesiti.

    Ciao e grazie.

    RispondiElimina

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