27 dicembre, 2007

Pianeta o penitenziario?

Saluto e ringrazio Massimo Santacroce di Scie persistenti su Milano: da una conversazione con lui, infatti, è scaturita questa breve riflessione.

Perché siamo qui? Che cos’è il pianeta terra? Si potrebbe considerare una prigione all’interno del cosmo dove sono confinati gli esseri più malvagi e turpi dell’universo. Questi esseri, al tempo stesso, carcerati e carcerieri, a loro volta, tengono l’umanità prigioniera, sfogando brutalmente la loro stizza sui detenuti. Perché siamo qui? Siamo forse stati incatenati a questo mondo per una colpa ancestrale, di cui, però, non ricordiamo nulla. Se il pianeta è un penitenziario, quando sentiamo il peso di ceppi invisibili, significa che abbiamo preso coscienza della nostra condizione di ergastolani. Bisogna allora trovare il modo di evadere.

La terra potrebbe essere una sorta di scuola, come ritengono alcuni, dove, attraverso lezioni ed esperienze per lo più dolorose, si apprende come migliorare sé stessi col fine di un’elevazione etica e spirituale.

Siamo qui per caso o abbiamo una missione da compiere, un compito da adempiere, anche piccolo, almeno all’apparenza? Emily Dickinson, la solitaria ed introspettiva poetessa statunitense, in una sua lirica descrive un uomo che raccoglie un pulcino caduto dal nido, riflettendo sulla vitale importanza di quel semplice gesto di chi prende delicatamente tra le mani il nidiaceo e lo colloca nel suo rifugio di fuscelli e di foglie. Ha salvato una vita. Era solo la vita di un volatile: obietterà qualcuno. Chi ha stabilito se possieda più valore l’esistenza di un animale o di un fiore o quella di un uomo? La vita è quella linfa che scorre dappertutto: gli atomi che compongono lontane galassie sono identici a quelli che danzano nel cuore pulsante di una persona.

Un filo invisibile ci lega (ciò è molto controverso e non facilmente accettabile: vedrò di esaminare questo aspetto, appena potrò) e ci unisce in un cerchio di stelle. Il Male è l’Arconte del pianeta-ergastolo: che cosa abbiamo fatto per tentare di donare un sorriso? Pensare che tutto sia casuale ed insensato conduce allo scoramento, alla disperazione: qualcosa dovrà pur significare questo percorso ad ostacoli. Un senso dovrà pur celarsi tra gli anfratti della vita, come un diamante corrusco e prezioso nascosto nelle viscere oscure della terra o come un minuscolo seme da cui è destinata a germogliare una pianta bellissima.

13 commenti:

  1. Un grande tarlo di oggi è appunto il credere in niente. Non essendoci nessuno e niente dopo la morte tutto è lecito, tutto è insensato. Tutto le speranze i sogni muoiono, così nasce l'odio per la vita propria ed altrui..
    La gente ha bisogno di credere di avere un senso, se non lo avesse scenderebbe il panico..La religione se è stata inventata un motivo vi sarà, cercare il divino nella materia e nel consumo porta alla distruzione..alla morte

    By By

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  2. Situazione molto pesante quella attuale per chi, come noi, ha inteso rinunciare come norma di vita a qualsiasi illusione. Ci muoviamo ora su una terra di nessuno e vagabondiamo senza meta.
    Se la gente comune intuisse anche solamente un pochino quanto è profonda la voragine sui bordi della quale tutti quanti stiamo camminando, morirebbe di paura.
    Il fatto è che quasi nessuno sembra rendersene conto.

    Pianeta terra uguale scuola dove apprendere i rudimenti dell'essere? Missione da compiere in codesto mondo per aiutare qualcuno più in basso di noi ad evolvere?
    Magnifico fiore che si schiuderà appena l'apprendistato sarà terminato?
    Ma che simili ed altre idee non scaturiscano dal nostro vizio congenito di voler trovare una giustificazione a tutto, anche al fatto stesso di esistere? E' anche possibile che tale atto sia fine a se stesso e che i nodi si sciolgano quando riusciremo ad accettare tale dato di fatto.

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  3. Che cosa sappiamo in fondo? Niente. Siamo come Asterione nel labirinto ed attendiamo la liberazione.

    Ciao a tutti e grazie.

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  4. Zret, gli interrogativi sono molto condivisibili. Come dice Paolo ci muoviamo su terreni minati e solo alcuni colgono la pericolosità di questo cammino.

    Tuttavia voglio sperare che questo percorso ad ostacoli serva a qualcosa, possa essere il percorso verso l'unità e l'immortalità. Se poi non sarà così (ma lo credo fermamente), avremo creato una grande forma pensiero comune a tante altre persone e il semplice fatto di averlo fatto, penso possa gratificare la nostra esistenza.

    Un abbraccio a voi tutti
    Freenfo

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  5. Viviamo in un modo illusorio costruitoci intorno per ingabbiarci. Le nostre anime hanno scelto coscientemente di discendere nel piano fisico per progredire o sono state ingannate da esseri oscuri e ingabbiate in questo mondo contro la loro volontà?
    Avete mai visto: The Truman Show?
    quando il protagonista si sveglia e si rende conto che il mondo in cui vive è finto, non riesce più a far finta di niente e cerca in tutti i modi di uscirne.
    L'unica salvezza è uscire da qui, prima che esploda tutto per aria.

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  6. Trunksz, credo che siamo stati ingannati. Il film Truman show, nonostante qualche ingenuità e caduta tipicamente hollywoodiana, insegna che le superfici brillanti sono le più ingannevoli.

    Ciao e grazie

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  7. qual'è l'arma per sconfiggere tutti gli inganni e le illusioni di questo mondo secondo voi?

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  8. Forse l'arma è essere disarmati...

    Ciao

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  9. Domanda da un milione!! Mi sto rendendo conto che anche solo cercare di aiutare la gente si reca offesa. Se non si è accondiscendenti , non si mente e si fa vedere quello che proviamo, siamo scontrosi.. La gente sta bene nella loro illusione, per eliminarla definitivamente dovremmo essere più aperti a mentalità differenti, saper accettare le diversità, non essere scontrosi a tutto quello che non capiamo. Se non altro per me questo sarebbe un inizio..

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  10. Da cosa Zret? Io inizierei dal pregiudizio, l'autodivinazione, l'odio.. Tutti sentimenti riduttivi, che non fanno altro che porci bariere..

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  11. Trunksz, a proposito di inganni e illusioni permettimi di suggerirti una lettura: Io sono Quello di Nigarsadatta.

    ciao

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  12. ops mi sbaglio sempre è Nisargadatta Maharaj
    scusate

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  13. Grazie Timor del consiglio bibliografico e grazie a tutti i sodali per i contributi.

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