03 dicembre, 2006

L'erma bifronte

Ieri, 2 dicembre 2006, si è svolta la manifestazione organizzata dal Pollaio della libertà: l’oceanica adunata in Piazza San Giovanni a Roma, è stata un modo per strumentalizzare il malcontento degli Italiani, disillusi dalla politica dissennata del Dottor Balanzone. Non occorre ripetere che Prodi e Berlusconi sono due orrende facce della stessa medaglia, anzi patacca: sono due furbastri avversari di fronte al popolo beota, ma, in realtà, alleati. Non sconcerta neppure che la massa acefala sia stata ancora una volta imbrogliata, con la solita vacua, chimerica prospettiva di un governo che sarà il migliore dei governi possibili e con la critica feroce, ma finta dell’attuale esecutivo. Questa estenuante altalena, tra cosiddetto centro destra e cosiddetto centro sinistra, continuerà fino a quando sarà fondato un unico partito sedicente “democratico”, rispetto al quale il Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi sembrerà una formazione libertaria.

Gli Italiani mi sembrano simili a dannati cui, per un’imperscrutabile decisione divina, è offerta la possibilità di guadagnare il Paradiso: essi, nella loro infinita stoltezza, invece di ascendere nell’Empireo, scelgono di restare a soffrire pene indicibili nell’Inferno, cambiando solo il girone. Non hanno, infatti, ancora capito che il cambiamento non avverrà mai attraverso elezioni truccate e patetiche manifestazioni di piazza: solo il giorno in cui, invece di inalberare bandiere con i simboli dei partiti o vessilli con epigrammi in rima e patetiche caricature, avranno il coraggio e l’intelligenza di protestare, esibendo striscioni con su scritto NO AL SIGNORAGGIO NO ALLE SCIE CHIMICHE, allora essi potranno forse cullare una speranza di un reale rinnovamento, che passa attraverso una totale ed irreversibile delegittimazione dell’INTERA classe politica e di TUTTE le istituzioni, laiche e religiose.

Quell’utopico giorno, però, nessun canale dedicherà tante ore ad una diretta televisiva: Emilio Fede ammutolirà. Prodi ed il suo fraterno amico Berlusconi resteranno nudi e svergognati come l’imperatore della celebre fiaba.

L’Olivo non esisterà più, non esistendo più olive da spremere; il Pollaio delle libertà non esisterà più, non esistendo più polli da spennare e cui tirare il collo.

4 commenti:

  1. Appare ormai ovvio che la situazione sia irrecuperabile. Il cadavere della politica si trova in uno stato di avanzata decomposizione. E' un karma che si deve esaurire, direbbero gli orientali. E' l'estrema fase di una decadenza del consorzio umana che si protrae da tempo immemorabile. Chi tiene le fila del teatrino dovrà prima o poi tirare le conclusioni. Ben si comprende che queste non sono molto lontane.
    Il coronamento del Magnum Opus multimillenario vedrà la sintesi, pardon la psuedo-sintesi degli opposti e l'instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale tanto agognato dai Signori dell'élite.
    Chi vivrà vedrà. Tempus enim prope est.
    Salve a tutti, Paolo

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  2. Ciao Angela, ciao Paolo. sono le battute finali. Buona settimana.

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  3. Non sono d'accordo. Il cadavere della politica è già decomposto da tempo ma ancora le mosche vi si posano sopra. Non ci sarà una liberazione. Tante e tali sono le forme di controllo che subiamo quotidianamente, che per una persona che si risveglia ce ne sono quante? 100? 1000? Forse di più che sono così asservite al sistema che non hanno speranze. O più semplicemente si godono la loro condizione nell'idea che l'ignoranza è un bene. Ciao

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  4. Il cadavere della "politica" è diventato uno zombie che vaga tra noi. Non so se e quando ce ne libereremo. Ciao

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